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In apertura di questa assemblea, rivolgo a tutti voi soci, vecchi e nuovi, il saluto e il benvenuto da parte mia, in qualità di nuova presidente di GUARDARE LONTANO ODV, e da parte del nuovo Consiglio Direttivo. Anzitutto vi ringraziamo per la fiducia accordataci, ma insieme con voi desideriamo ricordare con gratitudine i dodici anni di servizio prezioso svolto dall’ex-presidente Paola Berto.
BREVI CENNI
STORICI E FINALITÀ DELL’ASSOCIAZIONE
L’associazione GUARDARE LONTANO è
stata costituita da 10 soci fondatori, tutti membri della Compagnia Missionaria
del Sacro Cuore, il 2 gennaio 2003 a Bologna. Quattro di loro sono ancora soci:
Lisetta Licheri, Anna Maria Berta, Gaetano Punzo, Clemente Statzu. È stata iscritta al registro
provinciale del volontariato di Bologna il 1 luglio 2003.
L’associazione, con l’assenza di ogni finalità lucrativa, mediante
l’attività volontaria dei propri associati, persegue fini di solidarietà
sociale, in ambito di tutela e promozione dei diritti umani, in conformità agli
insegnamenti della dottrina sociale cristiana e della tradizione della Famiglia
Dehoniana di cui la Compagnia Missionaria del Sacro Cuore fa parte. Tale azione
si esprime attraverso la tutela e la promozione dei diritti umani, culturali e
sociali, e attraverso l’intervento a favore dei paesi del Sud del mondo per
favorire il raggiungimento della pace e della giustizia, consolidando i legami
tra i popoli del Nord e del Sud del mondo.
Fin da
subito l’associazione ha sostenuto l’impegno di promozione umana delle
missionarie in Mozambico e poi in Guinea Bissau con progetti di sostegno a
distanza per bambini e ragazzi, al fine di permettere loro un percorso
scolastico regolare, una formazione umana e culturale significativa, in scuole
private che suppliscono alle carenze della scuola statale, dando, dove sia
necessario, anche un aiuto all’alimentazione. In seguito sono nati anche altri
progetti per sostenere studenti delle scuole superiori e dell’università,
sempre nei due Paesi Africani, con particolare attenzione alle ragazze che sono
più discriminate economicamente e culturalmente.
L’Associazione ha ritenuto necessario, per la
trasparenza amministrativa, stipulare una convenzione con gli enti attraverso i
quali vengono realizzati i progetti: Scuola Nossa Senhora das Vitorias, Centro
Infantile Speranza a Maputo, Centro culturale Universitario Napipine a Nampula,
Scuola S. Paolo a Bissau. I contributi per il sostegno dei progetti vengono
versati, attraverso bonifici, direttamente agli enti.
Nel frattempo, sono stati realizzati progetti culturali e
educativi e di sostegno a famiglie in gravi difficoltà economiche e immigrate,
in Italia: a S. Antonio Abate e a Bologna.
Nel corso degli anni alcuni progetti già intrapresi hanno subito
modifiche per renderli più rispondenti alle necessità dei destinatari. Altri
sono giunti a conclusione e ulteriori nuovi progetti sono stati avviati per
rispondere ai nuovi bisogni emergenti sia in Africa che in Italia.
Un progetto in cui l’associazione ha profuso risorse umane e
impegno formativo è il volontariato internazionale che si è realizzato in
periodi di servizio, da parte di volontari, a fianco delle missionarie in
Mozambico e in Guinea Bissau.
PROGETTI
ARMANDINHO
È un sostegno a distanza con la finalità di
garantire a Maputo, in Mozambico, il diritto allo studio di bambini e bambine,
di ragazzi e ragazze che vivono in famiglie con situazioni economiche precarie.
Quando il progetto è nato, l’accesso alle scuole statali era difficile, perché
le strutture pubbliche non erano sufficientemente grandi per contenere tutti i
ragazzi in età scolare. Ora sono state costruite più scuole statali, ma le
scuole private dove sono impegnate le missionarie garantiscono una formazione scolastica più
strutturata e una educazione umana migliore: i ragazzi sono seguiti più
attentamente anche nella loro situazione familiare a volte problematica sia da
un punto di vista umano che economico. Le famiglie, in molti casi, non hanno i
mezzi per sostenere le spese di una
scuola privata, per questo è necessario il sostegno, altrimenti si rischia che
queste scuole diventino riservate a un’élite sociale. Questo
progetto, fino alla fine del 2018, è stato reso possibile grazie all’impegno
diretto di due socie, le missionarie Giannina Cereda e Irene Ratti e da altre
persone che a livello locale collaborano direttamente con loro nel seguire i
ragazzi sostenuti. All’inizio del 2019, Giannina ha dovuto rientrare in Italia
ed è stata sostituita dalla socia missionaria Julieta Mendes. Il progetto sostiene
bambini e ragazzi di diverse scuole.
Scuola Nossa Senhora das
Vitorias si trova nel
Bairro Malhangalene, a sud della capitale Maputo. È una scuola costruita dalla
Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, affidata prima alla responsabilità della
comunità parrocchiale da cui prende il nome; da due anni la responsabile è la
socia missionaria Julieta Mendes. La
scuola comunitaria non ha fini di lucro ed è parificata alla scuola statale (si
fanno gli esami di 7ª e 11ª = terza media e ginnasio). Gli studenti frequentano
le classi dalla 6ª alla 11ª classe. Come da convenzione, questa scuola sostiene
anche alunni che, per motivi famigliari, sono passati ad altre scuole di
periferia.
Centro Infantil Esperança: è la scuola
materna dell’Arcidiocesi di Maputo, nel quartiere Patrice Lomumba della
capitale. I bambini da sostenere provengono in maggioranza dal quartiere, molti
sono orfani, altri orfani di “genitori vivi”, ossia di genitori che si trovano
in Sud Africa per motivi di lavoro e spesso non ritornano, i bambini di
conseguenza rimangono con le nonne, molto spesso prive di forze e di mezzi di
sussistenza per la loro crescita. Il Centro è
stato riconosciuto dallo Stato mozambicano come scuola dell’infanzia paritaria che
si è costituita come Associazione San Francisco de Assis. Il progetto continua
a sostenere anche bambini che da questo Centro sono passati alla scuola pubblica elementare Patrice Lomumba, nello stesso quartiere. In questi casi
il sostegno non viene usato per l’iscrizione alla scuola, ma per altre
necessità che la famiglia non può sostenere.
Il sostegno a distanza operato dal progetto Armandinho vuole
contribuire al pagamento dell’iscrizione e delle tasse scolastiche, della
mensilità, della divisa; in qualche caso anche delle medicine,
dell’alimentazione e del vestiario. Ciascun ragazzo sostenuto ha una scheda
individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene per un
anno con la quota di € 200,00. Non esiste un contatto diretto tra sostenitore e
beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una lettera
informativa sull’andamento scolastico.
FONDO SCUOLA
Il progetto ha il fine di sostenere, a
Nampula in Mozambico, il diritto allo studio dei giovani, in particolare delle
ragazze, discriminate culturalmente ed economicamente, dando loro la
possibilità di frequentare le scuole superiori o l’università. È reso possibile
grazie all’impegno della socia missionaria Anna Maria Berta, che vivendo
direttamente a contatto con loro, promuove e accompagna la crescita umana e
culturale di questi giovani. Non essendo una borsa di studio, il sostegno viene
dato a seconda della necessità e può essere diretto al pagamento delle tasse
universitarie, dell’iscrizione alla scuola secondaria e della retta del
collegio, di medicine, occhiali, libri, viaggi, cancelleria e vestiti. Ciascun
studente sostenuto ha una scheda individuale con documento d’identità e nella
relazione annuale del progetto si dà comunicazione di ognuno.
CENTRO UNIVERSITARIO CULTURALE
NAPIPINE
È stato realizzato dalla
Compagnia Missionaria del S. Cuore con il contributo dell’Associazione dal 2005
al 2009. Ha una biblioteca che conta circa seimila libri e una sala informatica con 3 computer (fino allo scorso anno erano 7). È a disposizione di adolescenti e giovani soprattutto
universitari.
Dall’inizio sono passati molti studenti, negli ultimi anni però c’è stata una forte
diminuzione delle presenze. Con
la modernizzazione dello studio universitario e l’uso di materiale online, la biblioteca ha iniziato ad avere pochi studenti
che chiedono di consultare il cartaceo, nonostante che i docenti li invitino a
frequentarla, perché ci sono testi che l’università non ha, ma gli studenti
preferiscono fare le loro ricerche su internet. Gli universitari che prestavano
servizio nell’apertura quotidiana della biblioteca, collaborando con le socie
responsabili del progetto, hanno concluso gli studi e sono tornati nei loro
paesi.
La responsabile del progetto è la socia
Anna Maria Berta. Anche se il progetto iniziale non può più avere continuità,
la biblioteca è sempre a disposizione di chi ne ha bisogno, soprattutto
dell’università, e ci si sta interrogando su qualche possibile progetto che
permetta la crescita culturale e sociale della popolazione.
UN SORRISO
PER SAN PAOLO
È un sostegno a distanza a favore di bambini
e bambine, che vivono in situazioni economiche precarie e frequentano la Scuola
S. Paolo, della diocesi di Bissau (Guinea Bissau) con la quale collabora, nella
direzione e nella segreteria, la socia missionaria Antonieta N’Dequi. La scuola
è stata aperta nel 1994, è privata, non ha fini di lucro e non riceve nessun
sostegno economico né da parte dello Stato né da parte della Diocesi, che non
ha i fondi per sostenere le molte scuole, aperte per rispondere all’urgenza
educativa e scolastica di cui lo stato non si fa carico.
Il sostegno a questi ragazzi contribuisce al
pagamento delle tasse scolastiche, della mensilità, della divisa. Ciascuno ha
una scheda individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene
per un anno con la quota di € 150,00. Non esiste un contatto diretto tra
sostenitore e beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una
lettera informativa sull’andamento scolastico.
ALTRI PROGETTI
Ho già detto sopra che, oltre a
questi progetti svolti dalle socie in Mozambico e in Guinea Bissau,
l’associazione ha realizzato progetti educativi, culturali e di sostegno a immigrati
e famiglie in difficoltà economica, sia a S. Antonio Abate che a Bologna.
Purtroppo i progetti qui in Campania si sono fermati al 2016, per il problema
della territorialità: occorreva lavorare in Emilia Romagna, dove però l’associazione
ha pochi soci.
RELAZIONE DI
MISSIONE
La presente relazione
fornisce informazioni circa lo svolgimento e la contabilità dei progetti e
delle attività in cui l’associazione è stata coinvolta nell’anno 2019.
Se confrontassimo – e i soci
dello scorso anno possono farlo – il rendiconto del 2018 con questo del 2019,
risulterebbe evidente come le entrate per progetti del 2019 siano molto
inferiori all’anno precedente. È
d’obbligo una spiegazione.
Nel 2019 i soci,
nell’assemblea straordinaria del 27 aprile 2019, hanno deciso il trasferimento
in regione Campania. Fino a quel momento, nell’incertezza tra un trasferimento
e la chiusura dell’Associazione, non sono state inviate ai sostenitori dei
progetti, come normalmente si faceva ogni anno, le lettere con le informazioni
sui ragazzi sostenuti e l’invito a continuare il sostegno. Da maggio a ottobre siamo stati impegnati
negli adempimenti burocratici per il trasferimento e, in attesa, non abbiamo
potuto sollecitare i benefattori, né abbiamo avuto notizie dei ragazzi
sostenuti. Va detto anche che, in quanto nuova presidente e rappresentante
legale dell’associazione, sono stata molto impegnata in tutti gli adempimenti e
problematiche legati al trasferimento e non mi è stato facile entrare nelle
dinamiche di gestione dei progetti, soprattutto Armandinho e Un sorriso per S.
Paolo che prevedono i sostegni e distanza. Ho dovuto anche imparare come tenere
l’amministrazione e la segreteria. Una quantità di lavoro veramente
incredibile, nonostante siamo una piccola associazione.
ARMANDINHO
Nell’anno 2019 si è
continuato con il sostegno di bambini e ragazzi delle seguenti scuole di Maputo
(Mozambico): Nossa Senhora das Vitorias, Centro Infantil Esperança, Patrice
Lomumba,
di altre scuole di periferia.
Nossa
Senhora das Vitorias
Ho
già accennato che nel 2019 Giannina Cereda, missionaria e socia responsabile del progetto di sostegno
a distanza in questa scuola, è rientrata in Italia ed è stata sostituita dalla
missionaria e socia Julieta Mendes. Anche Julieta, avendo molti impegni, pur
dando la sua disponibilità, ha avuto bisogno di molto tempo per entrare nella
gestione del progetto e non ha potuto inviare relazione né notizie dei ragazzi
sostenuti. Ci ha comunicato che la scuola si sta trovando in difficoltà, in
un tempo di crisi economica che si sta
fortemente aggravando. Molte famiglie che non hanno risorse economiche
sufficienti a pagare la scuola, iscrivono i figli nelle nuove scuole pubbliche,
che però non sono in grado di offrire una formazione scolastica e educativa al
pari della scuola Nossa Senhora das Vitorias. Altre famiglie sono costrette a
trasferirsi fuori città, dove i sosti della vita sono inferiori. Questo calo di
alunni mette in difficoltà la stessa gestione economica della scuola:
mantenimento della struttura, stipendi dei docenti, ecc. Crediamo che questa
situazione sia una forte provocazione per la nostra associazione. Non possiamo
rischiare che una scuola, nata per permettere l’istruzione dei poveri, diventi
una scuola di élite. Per questo chiedo a tutti voi un grande impegno sia nel
contribuire personalmente, se possibile, sia nel cercare nuovi benefattori
disposti a sostenere i ragazzi che vogliono frequentare questa scuola, sia nell’inventarci
attività di raccolta fondi. La quota di € 200,00 annuali non basta a coprire le
spese di iscrizione e le mensilità, ma
con questo aiuto molte famiglie potrebbero riuscire a mantenere i figli in un
percorso formativo di valore. Il Mozambico, pur avendo fatto grandi passi sul
piano politico ed economico dopo la pace del 1992, si dibatte ancora in
problemi che rallentano lo sviluppo, che minano la pace, che pesano gravemente
sull’economia delle famiglie e la formazione dei giovani. Sappiamo bene che il
vero sviluppo di un Paese dipende dalla formazione culturale e umana dei suoi
giovani. La nostra associazione è nata e vive proprio per questa finalità.
Nel
2019 sono stati inviati alla scuola i sostegni per 22 ragazzi, pari a €
4.400,00.
Centro
Infantil Esperança
I
bambini iscritti nel 2019 sono stati 132; 20 operatori si occupano della loro
educazione, ma anche del loro nutrimento: al mattino,
pappa di mais fermentato, pranzo,
merenda prima di rientrare a casa.
Le prime iscrizioni sono quelle
dei bambini del vicinato e bambini che godono del Sostegno a Distanza. La
scuola inizia a febbraio, ma sul finire del mese di marzo le file si ingrossano
e le classi prendono stabilità. Le classi più numerose sono quelle dei più
grandi, “preprimaria”. I genitori sono consapevoli
che la riuscita dei loro figli nelle elementari, medie e superiori, è data dall’asilo. A causa della crisi economica, però, scelgono l’asilo per i più
grandicelli: bambini di quattro anni, a volte anche cinque compiuti; prima si
preoccupano di mandare a scuola i figli più grandi e affrontare le spese
necessarie, poi finalmente guardano ai figli piccoli. Circa i due terzi dei
bambini che frequentano il Centro appartengono a famiglie di stato sociale
medio-basso. Ci sono figli di funzionari statali, piccoli dirigenti di settore
o di imprenditoria media; altri sono figli di piccoli negozianti, artigiani
precari, aggravati da tasse e guadagno incerto come i sarti, meglio definirli
“rattoppatori”, dotati di una vecchia
macchina da cucire; poi ci sono figli di contadini e allo stesso tempo
rivenditori di prodotti, e figli di lavoratori, impiegati in fabbriche, mal
pagati o pagati con notevoli ritardo. Un 25% degli iscritti nel 2019 sono: bambini orfani, figli di genitori deceduti
con Aids; bambini abbandonati da
genitori trasferiti all’estero; figli di ragazze madri, che frequentano corsi
serali e senza un lavoro redditizio. Questi bimbi sono il più delle volte a carico
delle nonne, molte di loro con vari
problemi di salute, addirittura paralitiche.
Il Centro apre i battenti alle 6.30 del mattino e chiude alle
16.30/ 17.00. Quando arrivano, sistemano gli zainetti, giocano, ma alle 7.30 ha
inizio la prima attività (ginnastica) cui fa seguito la prima colazione. Alle
8.45 iniziano le varie attività, sempre intercalate con l’andata in bagno. Alle
11.45 pranzo. Segue il riposo fino alle 14.00. Dopo la sveglia, andata in
bagno, ultima attività e infine merenda.
Alle 15.30 inizia il rientro a casa dei primi bambini, fino alla consegna di
tutti ai propri responsabili di educazione.
Il Centro Infantil si distingue per l’attenzione personale che è
data a ciascuno, in particolare ai bambini problematici. Questi sono seguiti da
una psicologa e l’educatrice interagisce
con il bambino/a e con la famiglia applicando gli orientamenti medici. I
risultati sono evidenti dopo pochi mesi, perché la socializzazione ha un forte
impatto nel superamento delle difficoltà di relazione, di linguaggio, di
concentrazione, di assimilazione e manualità, nonché nella disciplina. Questo, inutile dirlo ci merita grande
riconoscenza da parte dei responsabili dell’educazione del bimbo/a. Coi genitori
realizziamo quattro incontri annuali, l’ obbiettivo è di creare un interesse
attorno al bambino, che non sia solo nostro, ma anche dei responsabili
dell’educazione dei bambini, genitori, nonne/i, far sentire che anche il bambino ha la sua identità e personalità.
I bambini e ragazzi iscritti al sostegno nel 2019 sono stati 13
interni al Centro infantil e 14 in altre scuole elementari e medie. Altri sono
sostenuti da altre associazioni.
I bambini che a sei anni, dopo il Centro Infantil, entrano nella
scuola elementare, se ne hanno bisogno, continuano ad essere seguiti dal Centro
nel
loro percorso scolare; accompagniamo il loro sforzo di assimilazione e a taluni
viene offerto anche il doposcuola, affinché colmino il deficit di
apprendimento, causato da problemi di
temperamento e dal forte disagio, psicologico e affettivo, che vivono in
famiglia.
Purtroppo il Centro ha dovuto
affrontare diverse sfide:
· La povertà crescente per perdita di lavoro
del genitore e mercato del lavoro sempre più difficile
· Il ritardo anche di mesi con cui le famiglie
pagano la mensilità.
· Il trasferimento di alcune famiglie nel corso
dell’anno scolastico.
· L’apertura, a distanza ridotta, di altri Centri Infantili.
Il
Centro risponde a queste sfide con un grande impegno educativo e con molta
attenzione personale ai bambini con maggiori difficoltà. I genitori confidano
nel nostro aiuto, perché vedono i risultati dei loro figli anche quando vanno
alla scuola elementare e media.
Nel 2019 sono stati inviati al
centro i sostegni per 22 bambini, pari a € 4400,00.
29 bambini sono sostenuti
dall’associazione Solidarietà Missionaria di Carpi che inviava i sostegni alla
nostra associazione. Da questo anno 2019 abbiamo concordato che l’associazione
Solidarietà Missionaria invii i contributi direttamente al Centro Infantil
Esperança.
Il
progetto Armandinho ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 620,39,
ha ricevuto nell’anno dai benefattori € 6225,16.
Poiché
il progetto, non disponeva di fondi
sufficienti, gli sono stati destinati € 2299,30, provenienti dal fondo Altri
Progetti.
L’associazione
ha versato al progetto per l’anno 2018, tramite bonifici bancari, la somma di €
8.800,00. È stata imputata al progetto la quota spese generali di € 345,35,
attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate. Saldo uguale a
€ 0,00.
FONDO
SCUOLA
L'impegno per l'aiuto allo studio è
continuato anche nel 2019. Il progetto ha sostenuto
· tre
studentesse universitarie: una al quarto anno di diritto nell’Università
Cattolica; una al terzo anno di scienze
dell’alimentazione nell’Università Pedagogica statale; una al
secondo anno di Relazioni pubbliche all’Università Cattolica;
· tre ragazze hanno terminato un corso medio di
Amministrazione pubblica;
· sei ragazze
hanno terminato la 12a classe (5a liceo), una ha
frequentato l’11a classe.
Tutte hanno ottenuto
buoni risultati con dei voti medi e alti.
Nonostante ci siano segni di speranza,
il Mozambico sta attraversando ancora un periodo di grande difficoltà. Nel 2019
due uragani hanno colpito il centro e il nord lasciando dietro una scia di
distruzione. Nella regione centrale un intero paese è stato spazzato via. Non
sono mancati aiuti internazionali per la ricostruzione e la Chiesa è stata in
prima linea. Da oltre due anni la popolazione della provincia di Capo Delgado,
a nord, sta soffrendo attacchi da parte di gruppi che entrano, bruciano case e
uccidono selvaggiamente la gente. Ci sono oltre 20 mila persone che fuggono e si
rifugiano nelle città. Ancora non è chiaro chi siano questi gruppi violenti,
pare si tratti di una frangia estremista dell’Islam. I mussulmani residenti
stanno soffrendo perché accusati di non vivere radicalmente l’Islam.
La nostra collaborazione appare una piccola goccia ma puntare
sulla scuola è una priorità per poter
lanciare messaggi di speranza e aiutare questo popolo a guardare al futuro.
Il progetto
Fondo Scuola ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 623,72, ha
ricevuto dai benefattori contributi per un totale di € 455,00. Sono stati
versati € 2700,00 tramite bonifico sul conto corrente dell’Ente Centro
Culturale Napipine, secondo convenzione.
Il progetto, per l’anno 2019, non
disponeva di fondi sufficienti, per questo sono stati destinati € 1646,57
proveniente dal fondo Altri Progetti. È stata imputata al progetto la quota
spese generali di € 25,29, attribuita in base alla percentuale di incidenza
delle entrate. Saldo uguale a € 0,00.
CENTRO CULTURALE UNIVERSITARIO NAPIPINE
Si è pensato di modificare un po’ il
progetto, tentando di organizzare degli
incontri su tematiche sociali, ma la partecipazione è stata scarsa. Con gli
amici della Compagnia Missionaria sono stati realizzati mensilmente incontri
formativi aperti a tutti, con una parte spirituale e una parte su tematiche sociali. Lo
spazio della biblioteca è stato usato dalle studentesse sostenute dal progetto
Fondo Scuola e anche dalla parrocchia per alcuni incontri.
Il
progetto Centro Culturale Universitario Napipine ha aperto l’anno sociale con
un saldo attivo di € 416,02, non ha ricevuto contributi dai benefattori. Dal
momento che il progetto è sospeso, non sono stati inviati contributi. Al
termine dell’anno il saldo attivo resta di € 416,02. Nel prossimo anno 2020
questa cifra sarà imputata al progetto Fondo Scuola.
UN
SORRISO PER SAN PAOLO
L’anno scolastico 2018/19 nella Scuola S.
Paolo di Bissau è iniziato regolarmente il 17 settembre 2018 e si è concluso il
21 giugno 2019. I corsi si svolgono in
due turni: otto classi al mattino e quattro classi al pomeriggio. In questo
anno la scuola ha organizzato cinque incontri con i genitori e gli incaricati
dell’educazione degli alunni, con lo scopo di stabilire un legame tra i
genitori e la comunità scolastica; l’esperienza è stata positiva e i genitori
hanno chiesto che continui perché li aiuta nell’accompagnamento dei figli.
I ragazzi che hanno frequentato l’anno
scolastico sono 452, di cui 441 sono stati promossi, 4 bocciati e 7 si sono
ritirati.
I ragazzi iscritti al progetto sarebbero
stati 64 (+ una che frequenta il liceo), ma per la difficoltà a reperire le
quote del sostegno, sono stati inviati solo 30 sostegni.
Il progetto Un Sorriso per S. Paolo ha aperto
l’anno sociale con un saldo attivo di € 782,59, ha ricevuto dai benefattori
contributi per un totale di € 4650,00. Sono stati inviati € 4500,00 tramite
bonifico sul conto corrente bancario della Scuola S. Paolo. È stata imputata al progetto la quota spese generali
di € 257,98 attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate.
Ha
un saldo finale di € 674,61.
ALTRI
PROGETTI:
Il
fondo Altri Progetti ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 10195,12.
Ha ricevuto nell’anno contributi dai benefattori per un totale di € 2486,18;
5x1000 anno 2017 € 2940,44; quote associative per un totale di € 850,00;
interessi attivi bancari per un totale
di € 1,18.
Sono
stati finanziati il progetto Armandinho per un totale di € 2299,30 e il
progetto Fondo Scuola per un totale di € 1646,57. È stata imputata alla voce
altri progetti la quota di spese generali pari a € 90,78 attribuita in base
alla percentuale di incidenza delle entrate. Ha un saldo finale di € 8644,95.
ALTRE
ATTIVITÀ 2019
Fin dall’inizio, l’associazione si è sviluppata, in quanto a
numero di soci, soprattutto in Campania. Nell’assemblea straordinaria del 27
aprile 2019, i soci hanno deciso il trasferimento dell’associazione nella
Regione Campania, per poter continuare a sostenere le attività associative in
Italia e all’estero.
L’iter burocratico per il trasferimento è stato molto impegnativo:
cancellazione dal registro dell’Emilia Romagna, chiusura del conto corrente
postale e trasferimento del saldo attivo sul conto bancario; elezione del nuovo
Consiglio Direttivo e della nuova rappresentate legale, in giugno; modifica dello statuto e della
denominazione sociale, in settembre; finalmente il 23 ottobre 2019
l’Associazione è stata iscritta la Registro del volontariato della Regione
Campania. In seguito l’Associazione è stata anche iscritta all’albo delle
Associazioni del Comune di S. Antonio Abate. In ottemperanza al nuovo Codice
del Terzo Settore, l’associazione non è più una ONLUS, ma una ODV:
Organizzazione di Volontariato.
Purtroppo siamo stati informati troppo tardi che, insieme a tutti
i documenti per il trasferimento dell’associazione, proprio a causa del
trasferimento, occorreva produrre dei documenti anche per l’iscrizione al
5xmille dell’anno 2019. Non risultiamo, dunque iscritti. Siamo però riusciti a
iscriverci per questo anno 2020.
Un altro problema nel quale ci siamo imbattuti è stata l’apertura
del conto corrente postale e la stampa dei bollettini. A causa del cambio di denominazione sociale,
il conto è rimasto bloccato: in cinque mesi non c’è stato modo di ottenere il
cambio dell’intestazione e neanche di avere l’autorizzazione alla stampa dei bollettini. Infine abbiamo
deciso di chiudere il conto, all’inizio di marzo 2020.
L’associazione, dunque, ha mantenuto solo il conto corrente alla
Banca Intesa San Paolo. I contributi vanno inviati tramite bonifico. Anche
modificare l’intestazione del conto corrente bancario e la variazione del
rappresentante legale e del delegato hanno richiesto molto tempo: il tutto si è
risolto il 17 dicembre.
A questo punto sento il dovere e la gioia di ringraziare tutti voi
soci che, con la scelta del trasferimento, avete voluto far continuare a vivere
e operare questa associazione, che tanto bene ha fatto finora e potrà
continuare a fare con l’impegno di tutti.
La presidente
Lucia Capriotti