Attività svolta nel 2019

Posted by Lucia Capriotti

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In apertura di questa assemblea, rivolgo a tutti voi soci, vecchi e nuovi, il saluto e il benvenuto da parte mia, in qualità di nuova presidente di GUARDARE LONTANO ODV, e da parte del nuovo Consiglio Direttivo. Anzitutto vi ringraziamo per la fiducia accordataci, ma insieme con voi desideriamo ricordare con gratitudine i dodici anni di servizio prezioso svolto dall’ex-presidente Paola Berto.

BREVI CENNI STORICI E FINALITÀ DELL’ASSOCIAZIONE

L’associazione GUARDARE LONTANO è stata costituita da 10 soci fondatori, tutti membri della Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, il 2 gennaio 2003 a Bologna. Quattro di loro sono ancora soci: Lisetta Licheri, Anna Maria Berta, Gaetano Punzo, Clemente Statzu. È stata iscritta al registro provinciale del volontariato di Bologna il 1 luglio 2003.

L’associazione, con l’assenza di ogni finalità lucrativa, mediante l’attività volontaria dei propri associati, persegue fini di solidarietà sociale, in ambito di tutela e promozione dei diritti umani, in conformità agli insegnamenti della dottrina sociale cristiana e della tradizione della Famiglia Dehoniana di cui la Compagnia Missionaria del Sacro Cuore fa parte. Tale azione si esprime attraverso la tutela e la promozione dei diritti umani, culturali e sociali, e attraverso l’intervento a favore dei paesi del Sud del mondo per favorire il raggiungimento della pace e della giustizia, consolidando i legami tra i popoli del Nord e del Sud del mondo.

Fin da subito l’associazione ha sostenuto l’impegno di promozione umana delle missionarie in Mozambico e poi in Guinea Bissau con progetti di sostegno a distanza per bambini e ragazzi, al fine di permettere loro un percorso scolastico regolare, una formazione umana e culturale significativa, in scuole private che suppliscono alle carenze della scuola statale, dando, dove sia necessario, anche un aiuto all’alimentazione. In seguito sono nati anche altri progetti per sostenere studenti delle scuole superiori e dell’università, sempre nei due Paesi Africani, con particolare attenzione alle ragazze che sono più discriminate economicamente e culturalmente.

L’Associazione ha ritenuto necessario, per la trasparenza amministrativa, stipulare una convenzione con gli enti attraverso i quali vengono realizzati i progetti: Scuola Nossa Senhora das Vitorias, Centro Infantile Speranza a Maputo, Centro culturale Universitario Napipine a Nampula, Scuola S. Paolo a Bissau. I contributi per il sostegno dei progetti vengono versati, attraverso bonifici, direttamente agli enti.

Nel frattempo, sono stati realizzati progetti culturali e educativi e di sostegno a famiglie in gravi difficoltà economiche e immigrate, in Italia: a S. Antonio Abate e a Bologna.

Nel corso degli anni alcuni progetti già intrapresi hanno subito modifiche per renderli più rispondenti alle necessità dei destinatari. Altri sono giunti a conclusione e ulteriori nuovi progetti sono stati avviati per rispondere ai nuovi bisogni emergenti sia in Africa che in Italia.

Un progetto in cui l’associazione ha profuso risorse umane e impegno formativo è il volontariato internazionale che si è realizzato in periodi di servizio, da parte di volontari, a fianco delle missionarie in Mozambico e in Guinea Bissau.

PROGETTI

ARMANDINHO

È un sostegno a distanza con la finalità di garantire a Maputo, in Mozambico, il diritto allo studio di bambini e bambine, di ragazzi e ragazze che vivono in famiglie con situazioni economiche precarie. Quando il progetto è nato, l’accesso alle scuole statali era difficile, perché le strutture pubbliche non erano sufficientemente grandi per contenere tutti i ragazzi in età scolare. Ora sono state costruite più scuole statali, ma le scuole private dove sono impegnate le missionarie garantiscono una formazione scolastica più strutturata e una educazione umana migliore: i ragazzi sono seguiti più attentamente anche nella loro situazione familiare a volte problematica sia da un punto di vista umano che economico. Le famiglie, in molti casi, non hanno i mezzi per sostenere le spese di una scuola privata, per questo è necessario il sostegno, altrimenti si rischia che queste scuole diventino riservate a un’élite sociale. Questo progetto, fino alla fine del 2018, è stato reso possibile grazie all’impegno diretto di due socie, le missionarie Giannina Cereda e Irene Ratti e da altre persone che a livello locale collaborano direttamente con loro nel seguire i ragazzi sostenuti. All’inizio del 2019, Giannina ha dovuto rientrare in Italia ed è stata sostituita dalla socia missionaria Julieta Mendes. Il progetto sostiene bambini e ragazzi di diverse scuole.

Scuola Nossa Senhora das Vitorias si trova nel Bairro Malhangalene, a sud della capitale Maputo. È una scuola costruita dalla Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, affidata prima alla responsabilità della comunità parrocchiale da cui prende il nome; da due anni la responsabile è la socia missionaria Julieta Mendes. La scuola comunitaria non ha fini di lucro ed è parificata alla scuola statale (si fanno gli esami di 7ª e 11ª = terza media e ginnasio). Gli studenti frequentano le classi dalla 6ª alla 11ª classe. Come da convenzione, questa scuola sostiene anche alunni che, per motivi famigliari, sono passati ad altre scuole di periferia.

Centro Infantil Esperança: è la scuola materna dell’Arcidiocesi di Maputo, nel quartiere Patrice Lomumba della capitale. I bambini da sostenere provengono in maggioranza dal quartiere, molti sono orfani, altri orfani di “genitori vivi”, ossia di genitori che si trovano in Sud Africa per motivi di lavoro e spesso non ritornano, i bambini di conseguenza rimangono con le nonne, molto spesso prive di forze e di mezzi di sussistenza per la loro crescita. Il Centro è stato riconosciuto dallo Stato mozambicano come scuola dell’infanzia paritaria che si è costituita come Associazione San Francisco de Assis. Il progetto continua a sostenere anche bambini che da questo Centro sono passati alla scuola pubblica elementare Patrice Lomumba, nello stesso quartiere. In questi casi il sostegno non viene usato per l’iscrizione alla scuola, ma per altre necessità che la famiglia non può sostenere.

Il sostegno a distanza operato dal progetto Armandinho vuole contribuire al pagamento dell’iscrizione e delle tasse scolastiche, della mensilità, della divisa; in qualche caso anche delle medicine, dell’alimentazione e del vestiario. Ciascun ragazzo sostenuto ha una scheda individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene per un anno con la quota di € 200,00. Non esiste un contatto diretto tra sostenitore e beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una lettera informativa sull’andamento scolastico.

FONDO SCUOLA

Il progetto ha il fine di sostenere, a Nampula in Mozambico, il diritto allo studio dei giovani, in particolare delle ragazze, discriminate culturalmente ed economicamente, dando loro la possibilità di frequentare le scuole superiori o l’università. È reso possibile grazie all’impegno della socia missionaria Anna Maria Berta, che vivendo direttamente a contatto con loro, promuove e accompagna la crescita umana e culturale di questi giovani. Non essendo una borsa di studio, il sostegno viene dato a seconda della necessità e può essere diretto al pagamento delle tasse universitarie, dell’iscrizione alla scuola secondaria e della retta del collegio, di medicine, occhiali, libri, viaggi, cancelleria e vestiti. Ciascun studente sostenuto ha una scheda individuale con documento d’identità e nella relazione annuale del progetto si dà comunicazione di ognuno.

CENTRO UNIVERSITARIO CULTURALE NAPIPINE

È stato realizzato dalla Compagnia Missionaria del S. Cuore con il contributo dell’Associazione dal 2005 al 2009. Ha una biblioteca che conta circa seimila libri e una sala informatica con 3 computer (fino allo scorso anno erano 7). È a disposizione di adolescenti e giovani soprattutto universitari. Dall’inizio sono passati molti studenti, negli ultimi anni però c’è stata una forte diminuzione delle presenze. Con la modernizzazione dello studio universitario e l’uso di materiale online, la biblioteca ha iniziato ad avere pochi studenti che chiedono di consultare il cartaceo, nonostante che i docenti li invitino a frequentarla, perché ci sono testi che l’università non ha, ma gli studenti preferiscono fare le loro ricerche su internet. Gli universitari che prestavano servizio nell’apertura quotidiana della biblioteca, collaborando con le socie responsabili del progetto, hanno concluso gli studi e sono tornati nei loro paesi.

La responsabile del progetto è la socia Anna Maria Berta. Anche se il progetto iniziale non può più avere continuità, la biblioteca è sempre a disposizione di chi ne ha bisogno, soprattutto dell’università, e ci si sta interrogando su qualche possibile progetto che permetta la crescita culturale e sociale della popolazione.

UN SORRISO PER SAN PAOLO

È un sostegno a distanza a favore di bambini e bambine, che vivono in situazioni economiche precarie e frequentano la Scuola S. Paolo, della diocesi di Bissau (Guinea Bissau) con la quale collabora, nella direzione e nella segreteria, la socia missionaria Antonieta N’Dequi. La scuola è stata aperta nel 1994, è privata, non ha fini di lucro e non riceve nessun sostegno economico né da parte dello Stato né da parte della Diocesi, che non ha i fondi per sostenere le molte scuole, aperte per rispondere all’urgenza educativa e scolastica di cui lo stato non si fa carico.

Il sostegno a questi ragazzi contribuisce al pagamento delle tasse scolastiche, della mensilità, della divisa. Ciascuno ha una scheda individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene per un anno con la quota di € 150,00. Non esiste un contatto diretto tra sostenitore e beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una lettera informativa sull’andamento scolastico.

ALTRI PROGETTI

Ho già detto sopra che, oltre a questi progetti svolti dalle socie in Mozambico e in Guinea Bissau, l’associazione ha realizzato progetti educativi, culturali e di sostegno a immigrati e famiglie in difficoltà economica, sia a S. Antonio Abate che a Bologna. Purtroppo i progetti qui in Campania si sono fermati al 2016, per il problema della territorialità: occorreva lavorare in Emilia Romagna, dove però l’associazione ha pochi soci.

RELAZIONE DI MISSIONE

La presente relazione fornisce informazioni circa lo svolgimento e la contabilità dei progetti e delle attività in cui l’associazione è stata coinvolta nell’anno 2019.

Se confrontassimo – e i soci dello scorso anno possono farlo – il rendiconto del 2018 con questo del 2019, risulterebbe evidente come le entrate per progetti del 2019 siano molto inferiori all’anno precedente. È d’obbligo una spiegazione.

Nel 2019 i soci, nell’assemblea straordinaria del 27 aprile 2019, hanno deciso il trasferimento in regione Campania. Fino a quel momento, nell’incertezza tra un trasferimento e la chiusura dell’Associazione, non sono state inviate ai sostenitori dei progetti, come normalmente si faceva ogni anno, le lettere con le informazioni sui ragazzi sostenuti e l’invito a continuare il sostegno. Da maggio a ottobre siamo stati impegnati negli adempimenti burocratici per il trasferimento e, in attesa, non abbiamo potuto sollecitare i benefattori, né abbiamo avuto notizie dei ragazzi sostenuti. Va detto anche che, in quanto nuova presidente e rappresentante legale dell’associazione, sono stata molto impegnata in tutti gli adempimenti e problematiche legati al trasferimento e non mi è stato facile entrare nelle dinamiche di gestione dei progetti, soprattutto Armandinho e Un sorriso per S. Paolo che prevedono i sostegni e distanza. Ho dovuto anche imparare come tenere l’amministrazione e la segreteria. Una quantità di lavoro veramente incredibile, nonostante siamo una piccola associazione.

ARMANDINHO

Nell’anno 2019 si è continuato con il sostegno di bambini e ragazzi delle seguenti scuole di Maputo (Mozambico): Nossa Senhora das Vitorias, Centro Infantil Esperança, Patrice

Lomumba, di altre scuole di periferia.

Nossa Senhora das Vitorias

Ho già accennato che nel 2019 Giannina Cereda, missionaria e socia responsabile del progetto di sostegno a distanza in questa scuola, è rientrata in Italia ed è stata sostituita dalla missionaria e socia Julieta Mendes. Anche Julieta, avendo molti impegni, pur dando la sua disponibilità, ha avuto bisogno di molto tempo per entrare nella gestione del progetto e non ha potuto inviare relazione né notizie dei ragazzi sostenuti. Ci ha comunicato che la scuola si sta trovando in difficoltà, in un tempo di crisi economica che si sta fortemente aggravando. Molte famiglie che non hanno risorse economiche sufficienti a pagare la scuola, iscrivono i figli nelle nuove scuole pubbliche, che però non sono in grado di offrire una formazione scolastica e educativa al pari della scuola Nossa Senhora das Vitorias. Altre famiglie sono costrette a trasferirsi fuori città, dove i sosti della vita sono inferiori. Questo calo di alunni mette in difficoltà la stessa gestione economica della scuola: mantenimento della struttura, stipendi dei docenti, ecc. Crediamo che questa situazione sia una forte provocazione per la nostra associazione. Non possiamo rischiare che una scuola, nata per permettere l’istruzione dei poveri, diventi una scuola di élite. Per questo chiedo a tutti voi un grande impegno sia nel contribuire personalmente, se possibile, sia nel cercare nuovi benefattori disposti a sostenere i ragazzi che vogliono frequentare questa scuola, sia nell’inventarci attività di raccolta fondi. La quota di € 200,00 annuali non basta a coprire le spese di iscrizione e le mensilità, ma con questo aiuto molte famiglie potrebbero riuscire a mantenere i figli in un percorso formativo di valore. Il Mozambico, pur avendo fatto grandi passi sul piano politico ed economico dopo la pace del 1992, si dibatte ancora in problemi che rallentano lo sviluppo, che minano la pace, che pesano gravemente sull’economia delle famiglie e la formazione dei giovani. Sappiamo bene che il vero sviluppo di un Paese dipende dalla formazione culturale e umana dei suoi giovani. La nostra associazione è nata e vive proprio per questa finalità.

Nel 2019 sono stati inviati alla scuola i sostegni per 22 ragazzi, pari a € 4.400,00.

Centro Infantil Esperança

I bambini iscritti nel 2019 sono stati 132; 20 operatori si occupano della loro educazione, ma anche del loro nutrimento: al mattino, pappa di mais fermentato, pranzo, merenda prima di rientrare a casa.

Le prime iscrizioni sono quelle dei bambini del vicinato e bambini che godono del Sostegno a Distanza. La scuola inizia a febbraio, ma sul finire del mese di marzo le file si ingrossano e le classi prendono stabilità. Le classi più numerose sono quelle dei più grandi, “preprimaria”. I genitori sono consapevoli che la riuscita dei loro figli nelle elementari, medie e superiori, è data dall’asilo. A causa della crisi economica, però, scelgono l’asilo per i più grandicelli: bambini di quattro anni, a volte anche cinque compiuti; prima si preoccupano di mandare a scuola i figli più grandi e affrontare le spese necessarie, poi finalmente guardano ai figli piccoli. Circa i due terzi dei bambini che frequentano il Centro appartengono a famiglie di stato sociale medio-basso. Ci sono figli di funzionari statali, piccoli dirigenti di settore o di imprenditoria media; altri sono figli di piccoli negozianti, artigiani precari, aggravati da tasse e guadagno incerto come i sarti, meglio definirli “rattoppatori”, dotati di una vecchia macchina da cucire; poi ci sono figli di contadini e allo stesso tempo rivenditori di prodotti, e figli di lavoratori, impiegati in fabbriche, mal pagati o pagati con notevoli ritardo. Un 25% degli iscritti nel 2019 sono: bambini orfani, figli di genitori deceduti con Aids; bambini abbandonati da genitori trasferiti all’estero; figli di ragazze madri, che frequentano corsi serali e senza un lavoro redditizio. Questi bimbi sono il più delle volte a carico delle nonne, molte di loro con vari problemi di salute, addirittura paralitiche.

Il Centro apre i battenti alle 6.30 del mattino e chiude alle 16.30/ 17.00. Quando arrivano, sistemano gli zainetti, giocano, ma alle 7.30 ha inizio la prima attività (ginnastica) cui fa seguito la prima colazione. Alle 8.45 iniziano le varie attività, sempre intercalate con l’andata in bagno. Alle 11.45 pranzo. Segue il riposo fino alle 14.00. Dopo la sveglia, andata in bagno, ultima attività e infine merenda. Alle 15.30 inizia il rientro a casa dei primi bambini, fino alla consegna di tutti ai propri responsabili di educazione.

Il Centro Infantil si distingue per l’attenzione personale che è data a ciascuno, in particolare ai bambini problematici. Questi sono seguiti da una psicologa e l’educatrice interagisce con il bambino/a e con la famiglia applicando gli orientamenti medici. I risultati sono evidenti dopo pochi mesi, perché la socializzazione ha un forte impatto nel superamento delle difficoltà di relazione, di linguaggio, di concentrazione, di assimilazione e manualità, nonché nella disciplina. Questo, inutile dirlo ci merita grande riconoscenza da parte dei responsabili dell’educazione del bimbo/a. Coi genitori realizziamo quattro incontri annuali, l’ obbiettivo è di creare un interesse attorno al bambino, che non sia solo nostro, ma anche dei responsabili dell’educazione dei bambini, genitori, nonne/i, far sentire che anche il bambino ha la sua identità e personalità.

I bambini e ragazzi iscritti al sostegno nel 2019 sono stati 13 interni al Centro infantil e 14 in altre scuole elementari e medie. Altri sono sostenuti da altre associazioni.

I bambini che a sei anni, dopo il Centro Infantil, entrano nella scuola elementare, se ne hanno bisogno, continuano ad essere seguiti dal Centro nel loro percorso scolare; accompagniamo il loro sforzo di assimilazione e a taluni viene offerto anche il doposcuola, affinché colmino il deficit di apprendimento, causato da problemi di temperamento e dal forte disagio, psicologico e affettivo, che vivono in famiglia.

Purtroppo il Centro ha dovuto affrontare diverse sfide:

· La povertà crescente per perdita di lavoro del genitore e mercato del lavoro sempre più difficile

· Il ritardo anche di mesi con cui le famiglie pagano la mensilità.

· Il trasferimento di alcune famiglie nel corso dell’anno scolastico.

· L’apertura, a distanza ridotta, di altri Centri Infantili.

Il Centro risponde a queste sfide con un grande impegno educativo e con molta attenzione personale ai bambini con maggiori difficoltà. I genitori confidano nel nostro aiuto, perché vedono i risultati dei loro figli anche quando vanno alla scuola elementare e media.

Nel 2019 sono stati inviati al centro i sostegni per 22 bambini, pari a € 4400,00.

29 bambini sono sostenuti dall’associazione Solidarietà Missionaria di Carpi che inviava i sostegni alla nostra associazione. Da questo anno 2019 abbiamo concordato che l’associazione Solidarietà Missionaria invii i contributi direttamente al Centro Infantil Esperança.

Il progetto Armandinho ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 620,39, ha ricevuto nell’anno dai benefattori € 6225,16.

Poiché il progetto, non disponeva di fondi sufficienti, gli sono stati destinati € 2299,30, provenienti dal fondo Altri Progetti.

L’associazione ha versato al progetto per l’anno 2018, tramite bonifici bancari, la somma di € 8.800,00. È stata imputata al progetto la quota spese generali di € 345,35, attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate. Saldo uguale a € 0,00.

FONDO SCUOLA

L'impegno per l'aiuto allo studio è continuato anche nel 2019. Il progetto ha sostenuto

· tre studentesse universitarie: una al quarto anno di diritto nell’Università Cattolica; una al terzo anno di scienze dell’alimentazione nell’Università Pedagogica statale; una al

secondo anno di Relazioni pubbliche all’Università Cattolica;

· tre ragazze hanno terminato un corso medio di Amministrazione pubblica;

· sei ragazze hanno terminato la 12a classe (5a liceo), una ha frequentato l’11a classe.

Tutte hanno ottenuto buoni risultati con dei voti medi e alti.

Nonostante ci siano segni di speranza, il Mozambico sta attraversando ancora un periodo di grande difficoltà. Nel 2019 due uragani hanno colpito il centro e il nord lasciando dietro una scia di distruzione. Nella regione centrale un intero paese è stato spazzato via. Non sono mancati aiuti internazionali per la ricostruzione e la Chiesa è stata in prima linea. Da oltre due anni la popolazione della provincia di Capo Delgado, a nord, sta soffrendo attacchi da parte di gruppi che entrano, bruciano case e uccidono selvaggiamente la gente. Ci sono oltre 20 mila persone che fuggono e si rifugiano nelle città. Ancora non è chiaro chi siano questi gruppi violenti, pare si tratti di una frangia estremista dell’Islam. I mussulmani residenti stanno soffrendo perché accusati di non vivere radicalmente l’Islam.

La nostra collaborazione appare una piccola goccia ma puntare sulla scuola è una priorità per poter lanciare messaggi di speranza e aiutare questo popolo a guardare al futuro.

Il progetto Fondo Scuola ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 623,72, ha ricevuto dai benefattori contributi per un totale di € 455,00. Sono stati versati € 2700,00 tramite bonifico sul conto corrente dell’Ente Centro Culturale Napipine, secondo convenzione. Il progetto, per l’anno 2019, non disponeva di fondi sufficienti, per questo sono stati destinati € 1646,57 proveniente dal fondo Altri Progetti. È stata imputata al progetto la quota spese generali di € 25,29, attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate. Saldo uguale a € 0,00.

CENTRO CULTURALE UNIVERSITARIO NAPIPINE

Si è pensato di modificare un po’ il progetto, tentando di organizzare degli incontri su tematiche sociali, ma la partecipazione è stata scarsa. Con gli amici della Compagnia Missionaria sono stati realizzati mensilmente incontri formativi aperti a tutti, con una parte spirituale e una parte su tematiche sociali. Lo spazio della biblioteca è stato usato dalle studentesse sostenute dal progetto Fondo Scuola e anche dalla parrocchia per alcuni incontri.

Il progetto Centro Culturale Universitario Napipine ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 416,02, non ha ricevuto contributi dai benefattori. Dal momento che il progetto è sospeso, non sono stati inviati contributi. Al termine dell’anno il saldo attivo resta di € 416,02. Nel prossimo anno 2020 questa cifra sarà imputata al progetto Fondo Scuola.

UN SORRISO PER SAN PAOLO

L’anno scolastico 2018/19 nella Scuola S. Paolo di Bissau è iniziato regolarmente il 17 settembre 2018 e si è concluso il 21 giugno 2019. I corsi si svolgono in due turni: otto classi al mattino e quattro classi al pomeriggio. In questo anno la scuola ha organizzato cinque incontri con i genitori e gli incaricati dell’educazione degli alunni, con lo scopo di stabilire un legame tra i genitori e la comunità scolastica; l’esperienza è stata positiva e i genitori hanno chiesto che continui perché li aiuta nell’accompagnamento dei figli.

I ragazzi che hanno frequentato l’anno scolastico sono 452, di cui 441 sono stati promossi, 4 bocciati e 7 si sono ritirati.

I ragazzi iscritti al progetto sarebbero stati 64 (+ una che frequenta il liceo), ma per la difficoltà a reperire le quote del sostegno, sono stati inviati solo 30 sostegni.

Il progetto Un Sorriso per S. Paolo ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 782,59, ha ricevuto dai benefattori contributi per un totale di € 4650,00. Sono stati inviati € 4500,00 tramite bonifico sul conto corrente bancario della Scuola S. Paolo. È stata imputata al progetto la quota spese generali di € 257,98 attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate.

Ha un saldo finale di € 674,61.

ALTRI PROGETTI:

Il fondo Altri Progetti ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 10195,12. Ha ricevuto nell’anno contributi dai benefattori per un totale di € 2486,18; 5x1000 anno 2017 € 2940,44; quote associative per un totale di € 850,00; interessi attivi bancari per un totale di € 1,18.

Sono stati finanziati il progetto Armandinho per un totale di € 2299,30 e il progetto Fondo Scuola per un totale di € 1646,57. È stata imputata alla voce altri progetti la quota di spese generali pari a € 90,78 attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate. Ha un saldo finale di € 8644,95.

ALTRE ATTIVITÀ 2019

Fin dall’inizio, l’associazione si è sviluppata, in quanto a numero di soci, soprattutto in Campania. Nell’assemblea straordinaria del 27 aprile 2019, i soci hanno deciso il trasferimento dell’associazione nella Regione Campania, per poter continuare a sostenere le attività associative in Italia e all’estero.

L’iter burocratico per il trasferimento è stato molto impegnativo: cancellazione dal registro dell’Emilia Romagna, chiusura del conto corrente postale e trasferimento del saldo attivo sul conto bancario; elezione del nuovo Consiglio Direttivo e della nuova rappresentate legale, in giugno; modifica dello statuto e della denominazione sociale, in settembre; finalmente il 23 ottobre 2019 l’Associazione è stata iscritta la Registro del volontariato della Regione Campania. In seguito l’Associazione è stata anche iscritta all’albo delle Associazioni del Comune di S. Antonio Abate. In ottemperanza al nuovo Codice del Terzo Settore, l’associazione non è più una ONLUS, ma una ODV: Organizzazione di Volontariato.

Purtroppo siamo stati informati troppo tardi che, insieme a tutti i documenti per il trasferimento dell’associazione, proprio a causa del trasferimento, occorreva produrre dei documenti anche per l’iscrizione al 5xmille dell’anno 2019. Non risultiamo, dunque iscritti. Siamo però riusciti a iscriverci per questo anno 2020.

Un altro problema nel quale ci siamo imbattuti è stata l’apertura del conto corrente postale e la stampa dei bollettini. A causa del cambio di denominazione sociale, il conto è rimasto bloccato: in cinque mesi non c’è stato modo di ottenere il cambio dell’intestazione e neanche di avere l’autorizzazione alla stampa dei bollettini. Infine abbiamo deciso di chiudere il conto, all’inizio di marzo 2020.

L’associazione, dunque, ha mantenuto solo il conto corrente alla Banca Intesa San Paolo. I contributi vanno inviati tramite bonifico. Anche modificare l’intestazione del conto corrente bancario e la variazione del rappresentante legale e del delegato hanno richiesto molto tempo: il tutto si è risolto il 17 dicembre.

A questo punto sento il dovere e la gioia di ringraziare tutti voi soci che, con la scelta del trasferimento, avete voluto far continuare a vivere e operare questa associazione, che tanto bene ha fatto finora e potrà continuare a fare con l’impegno di tutti.

La presidente

Lucia Capriotti

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In apertura di questa assemblea, rivolgo a tutti voi soci, vecchi e nuovi, il saluto e il benvenuto da parte mia, in qualità di nuova presidente di GUARDARE LONTANO ODV, e da parte del nuovo Consiglio Direttivo. Anzitutto vi ringraziamo per la fiducia accordataci, ma insieme con voi desideriamo ricordare con gratitudine i dodici anni di servizio prezioso svolto dall’ex-presidente Paola Berto.

BREVI CENNI STORICI E FINALITÀ DELL’ASSOCIAZIONE

L’associazione GUARDARE LONTANO è stata costituita da 10 soci fondatori, tutti membri della Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, il 2 gennaio 2003 a Bologna. Quattro di loro sono ancora soci: Lisetta Licheri, Anna Maria Berta, Gaetano Punzo, Clemente Statzu. È stata iscritta al registro provinciale del volontariato di Bologna il 1 luglio 2003.

L’associazione, con l’assenza di ogni finalità lucrativa, mediante l’attività volontaria dei propri associati, persegue fini di solidarietà sociale, in ambito di tutela e promozione dei diritti umani, in conformità agli insegnamenti della dottrina sociale cristiana e della tradizione della Famiglia Dehoniana di cui la Compagnia Missionaria del Sacro Cuore fa parte. Tale azione si esprime attraverso la tutela e la promozione dei diritti umani, culturali e sociali, e attraverso l’intervento a favore dei paesi del Sud del mondo per favorire il raggiungimento della pace e della giustizia, consolidando i legami tra i popoli del Nord e del Sud del mondo.

Fin da subito l’associazione ha sostenuto l’impegno di promozione umana delle missionarie in Mozambico e poi in Guinea Bissau con progetti di sostegno a distanza per bambini e ragazzi, al fine di permettere loro un percorso scolastico regolare, una formazione umana e culturale significativa, in scuole private che suppliscono alle carenze della scuola statale, dando, dove sia necessario, anche un aiuto all’alimentazione. In seguito sono nati anche altri progetti per sostenere studenti delle scuole superiori e dell’università, sempre nei due Paesi Africani, con particolare attenzione alle ragazze che sono più discriminate economicamente e culturalmente.

L’Associazione ha ritenuto necessario, per la trasparenza amministrativa, stipulare una convenzione con gli enti attraverso i quali vengono realizzati i progetti: Scuola Nossa Senhora das Vitorias, Centro Infantile Speranza a Maputo, Centro culturale Universitario Napipine a Nampula, Scuola S. Paolo a Bissau. I contributi per il sostegno dei progetti vengono versati, attraverso bonifici, direttamente agli enti.

Nel frattempo, sono stati realizzati progetti culturali e educativi e di sostegno a famiglie in gravi difficoltà economiche e immigrate, in Italia: a S. Antonio Abate e a Bologna.

Nel corso degli anni alcuni progetti già intrapresi hanno subito modifiche per renderli più rispondenti alle necessità dei destinatari. Altri sono giunti a conclusione e ulteriori nuovi progetti sono stati avviati per rispondere ai nuovi bisogni emergenti sia in Africa che in Italia.

Un progetto in cui l’associazione ha profuso risorse umane e impegno formativo è il volontariato internazionale che si è realizzato in periodi di servizio, da parte di volontari, a fianco delle missionarie in Mozambico e in Guinea Bissau.

PROGETTI

ARMANDINHO

È un sostegno a distanza con la finalità di garantire a Maputo, in Mozambico, il diritto allo studio di bambini e bambine, di ragazzi e ragazze che vivono in famiglie con situazioni economiche precarie. Quando il progetto è nato, l’accesso alle scuole statali era difficile, perché le strutture pubbliche non erano sufficientemente grandi per contenere tutti i ragazzi in età scolare. Ora sono state costruite più scuole statali, ma le scuole private dove sono impegnate le missionarie garantiscono una formazione scolastica più strutturata e una educazione umana migliore: i ragazzi sono seguiti più attentamente anche nella loro situazione familiare a volte problematica sia da un punto di vista umano che economico. Le famiglie, in molti casi, non hanno i mezzi per sostenere le spese di una scuola privata, per questo è necessario il sostegno, altrimenti si rischia che queste scuole diventino riservate a un’élite sociale. Questo progetto, fino alla fine del 2018, è stato reso possibile grazie all’impegno diretto di due socie, le missionarie Giannina Cereda e Irene Ratti e da altre persone che a livello locale collaborano direttamente con loro nel seguire i ragazzi sostenuti. All’inizio del 2019, Giannina ha dovuto rientrare in Italia ed è stata sostituita dalla socia missionaria Julieta Mendes. Il progetto sostiene bambini e ragazzi di diverse scuole.

Scuola Nossa Senhora das Vitorias si trova nel Bairro Malhangalene, a sud della capitale Maputo. È una scuola costruita dalla Compagnia Missionaria del Sacro Cuore, affidata prima alla responsabilità della comunità parrocchiale da cui prende il nome; da due anni la responsabile è la socia missionaria Julieta Mendes. La scuola comunitaria non ha fini di lucro ed è parificata alla scuola statale (si fanno gli esami di 7ª e 11ª = terza media e ginnasio). Gli studenti frequentano le classi dalla 6ª alla 11ª classe. Come da convenzione, questa scuola sostiene anche alunni che, per motivi famigliari, sono passati ad altre scuole di periferia.

Centro Infantil Esperança: è la scuola materna dell’Arcidiocesi di Maputo, nel quartiere Patrice Lomumba della capitale. I bambini da sostenere provengono in maggioranza dal quartiere, molti sono orfani, altri orfani di “genitori vivi”, ossia di genitori che si trovano in Sud Africa per motivi di lavoro e spesso non ritornano, i bambini di conseguenza rimangono con le nonne, molto spesso prive di forze e di mezzi di sussistenza per la loro crescita. Il Centro è stato riconosciuto dallo Stato mozambicano come scuola dell’infanzia paritaria che si è costituita come Associazione San Francisco de Assis. Il progetto continua a sostenere anche bambini che da questo Centro sono passati alla scuola pubblica elementare Patrice Lomumba, nello stesso quartiere. In questi casi il sostegno non viene usato per l’iscrizione alla scuola, ma per altre necessità che la famiglia non può sostenere.

Il sostegno a distanza operato dal progetto Armandinho vuole contribuire al pagamento dell’iscrizione e delle tasse scolastiche, della mensilità, della divisa; in qualche caso anche delle medicine, dell’alimentazione e del vestiario. Ciascun ragazzo sostenuto ha una scheda individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene per un anno con la quota di € 200,00. Non esiste un contatto diretto tra sostenitore e beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una lettera informativa sull’andamento scolastico.

FONDO SCUOLA

Il progetto ha il fine di sostenere, a Nampula in Mozambico, il diritto allo studio dei giovani, in particolare delle ragazze, discriminate culturalmente ed economicamente, dando loro la possibilità di frequentare le scuole superiori o l’università. È reso possibile grazie all’impegno della socia missionaria Anna Maria Berta, che vivendo direttamente a contatto con loro, promuove e accompagna la crescita umana e culturale di questi giovani. Non essendo una borsa di studio, il sostegno viene dato a seconda della necessità e può essere diretto al pagamento delle tasse universitarie, dell’iscrizione alla scuola secondaria e della retta del collegio, di medicine, occhiali, libri, viaggi, cancelleria e vestiti. Ciascun studente sostenuto ha una scheda individuale con documento d’identità e nella relazione annuale del progetto si dà comunicazione di ognuno.

CENTRO UNIVERSITARIO CULTURALE NAPIPINE

È stato realizzato dalla Compagnia Missionaria del S. Cuore con il contributo dell’Associazione dal 2005 al 2009. Ha una biblioteca che conta circa seimila libri e una sala informatica con 3 computer (fino allo scorso anno erano 7). È a disposizione di adolescenti e giovani soprattutto universitari. Dall’inizio sono passati molti studenti, negli ultimi anni però c’è stata una forte diminuzione delle presenze. Con la modernizzazione dello studio universitario e l’uso di materiale online, la biblioteca ha iniziato ad avere pochi studenti che chiedono di consultare il cartaceo, nonostante che i docenti li invitino a frequentarla, perché ci sono testi che l’università non ha, ma gli studenti preferiscono fare le loro ricerche su internet. Gli universitari che prestavano servizio nell’apertura quotidiana della biblioteca, collaborando con le socie responsabili del progetto, hanno concluso gli studi e sono tornati nei loro paesi.

La responsabile del progetto è la socia Anna Maria Berta. Anche se il progetto iniziale non può più avere continuità, la biblioteca è sempre a disposizione di chi ne ha bisogno, soprattutto dell’università, e ci si sta interrogando su qualche possibile progetto che permetta la crescita culturale e sociale della popolazione.

UN SORRISO PER SAN PAOLO

È un sostegno a distanza a favore di bambini e bambine, che vivono in situazioni economiche precarie e frequentano la Scuola S. Paolo, della diocesi di Bissau (Guinea Bissau) con la quale collabora, nella direzione e nella segreteria, la socia missionaria Antonieta N’Dequi. La scuola è stata aperta nel 1994, è privata, non ha fini di lucro e non riceve nessun sostegno economico né da parte dello Stato né da parte della Diocesi, che non ha i fondi per sostenere le molte scuole, aperte per rispondere all’urgenza educativa e scolastica di cui lo stato non si fa carico.

Il sostegno a questi ragazzi contribuisce al pagamento delle tasse scolastiche, della mensilità, della divisa. Ciascuno ha una scheda individuale con la foto e con il nome della famiglia che lo sostiene per un anno con la quota di € 150,00. Non esiste un contatto diretto tra sostenitore e beneficiario, ancorché vengano inviati ogni anno la foto e una lettera informativa sull’andamento scolastico.

ALTRI PROGETTI

Ho già detto sopra che, oltre a questi progetti svolti dalle socie in Mozambico e in Guinea Bissau, l’associazione ha realizzato progetti educativi, culturali e di sostegno a immigrati e famiglie in difficoltà economica, sia a S. Antonio Abate che a Bologna. Purtroppo i progetti qui in Campania si sono fermati al 2016, per il problema della territorialità: occorreva lavorare in Emilia Romagna, dove però l’associazione ha pochi soci.

RELAZIONE DI MISSIONE

La presente relazione fornisce informazioni circa lo svolgimento e la contabilità dei progetti e delle attività in cui l’associazione è stata coinvolta nell’anno 2019.

Se confrontassimo – e i soci dello scorso anno possono farlo – il rendiconto del 2018 con questo del 2019, risulterebbe evidente come le entrate per progetti del 2019 siano molto inferiori all’anno precedente. È d’obbligo una spiegazione.

Nel 2019 i soci, nell’assemblea straordinaria del 27 aprile 2019, hanno deciso il trasferimento in regione Campania. Fino a quel momento, nell’incertezza tra un trasferimento e la chiusura dell’Associazione, non sono state inviate ai sostenitori dei progetti, come normalmente si faceva ogni anno, le lettere con le informazioni sui ragazzi sostenuti e l’invito a continuare il sostegno. Da maggio a ottobre siamo stati impegnati negli adempimenti burocratici per il trasferimento e, in attesa, non abbiamo potuto sollecitare i benefattori, né abbiamo avuto notizie dei ragazzi sostenuti. Va detto anche che, in quanto nuova presidente e rappresentante legale dell’associazione, sono stata molto impegnata in tutti gli adempimenti e problematiche legati al trasferimento e non mi è stato facile entrare nelle dinamiche di gestione dei progetti, soprattutto Armandinho e Un sorriso per S. Paolo che prevedono i sostegni e distanza. Ho dovuto anche imparare come tenere l’amministrazione e la segreteria. Una quantità di lavoro veramente incredibile, nonostante siamo una piccola associazione.

ARMANDINHO

Nell’anno 2019 si è continuato con il sostegno di bambini e ragazzi delle seguenti scuole di Maputo (Mozambico): Nossa Senhora das Vitorias, Centro Infantil Esperança, Patrice

Lomumba, di altre scuole di periferia.

Nossa Senhora das Vitorias

Ho già accennato che nel 2019 Giannina Cereda, missionaria e socia responsabile del progetto di sostegno a distanza in questa scuola, è rientrata in Italia ed è stata sostituita dalla missionaria e socia Julieta Mendes. Anche Julieta, avendo molti impegni, pur dando la sua disponibilità, ha avuto bisogno di molto tempo per entrare nella gestione del progetto e non ha potuto inviare relazione né notizie dei ragazzi sostenuti. Ci ha comunicato che la scuola si sta trovando in difficoltà, in un tempo di crisi economica che si sta fortemente aggravando. Molte famiglie che non hanno risorse economiche sufficienti a pagare la scuola, iscrivono i figli nelle nuove scuole pubbliche, che però non sono in grado di offrire una formazione scolastica e educativa al pari della scuola Nossa Senhora das Vitorias. Altre famiglie sono costrette a trasferirsi fuori città, dove i sosti della vita sono inferiori. Questo calo di alunni mette in difficoltà la stessa gestione economica della scuola: mantenimento della struttura, stipendi dei docenti, ecc. Crediamo che questa situazione sia una forte provocazione per la nostra associazione. Non possiamo rischiare che una scuola, nata per permettere l’istruzione dei poveri, diventi una scuola di élite. Per questo chiedo a tutti voi un grande impegno sia nel contribuire personalmente, se possibile, sia nel cercare nuovi benefattori disposti a sostenere i ragazzi che vogliono frequentare questa scuola, sia nell’inventarci attività di raccolta fondi. La quota di € 200,00 annuali non basta a coprire le spese di iscrizione e le mensilità, ma con questo aiuto molte famiglie potrebbero riuscire a mantenere i figli in un percorso formativo di valore. Il Mozambico, pur avendo fatto grandi passi sul piano politico ed economico dopo la pace del 1992, si dibatte ancora in problemi che rallentano lo sviluppo, che minano la pace, che pesano gravemente sull’economia delle famiglie e la formazione dei giovani. Sappiamo bene che il vero sviluppo di un Paese dipende dalla formazione culturale e umana dei suoi giovani. La nostra associazione è nata e vive proprio per questa finalità.

Nel 2019 sono stati inviati alla scuola i sostegni per 22 ragazzi, pari a € 4.400,00.

Centro Infantil Esperança

I bambini iscritti nel 2019 sono stati 132; 20 operatori si occupano della loro educazione, ma anche del loro nutrimento: al mattino, pappa di mais fermentato, pranzo, merenda prima di rientrare a casa.

Le prime iscrizioni sono quelle dei bambini del vicinato e bambini che godono del Sostegno a Distanza. La scuola inizia a febbraio, ma sul finire del mese di marzo le file si ingrossano e le classi prendono stabilità. Le classi più numerose sono quelle dei più grandi, “preprimaria”. I genitori sono consapevoli che la riuscita dei loro figli nelle elementari, medie e superiori, è data dall’asilo. A causa della crisi economica, però, scelgono l’asilo per i più grandicelli: bambini di quattro anni, a volte anche cinque compiuti; prima si preoccupano di mandare a scuola i figli più grandi e affrontare le spese necessarie, poi finalmente guardano ai figli piccoli. Circa i due terzi dei bambini che frequentano il Centro appartengono a famiglie di stato sociale medio-basso. Ci sono figli di funzionari statali, piccoli dirigenti di settore o di imprenditoria media; altri sono figli di piccoli negozianti, artigiani precari, aggravati da tasse e guadagno incerto come i sarti, meglio definirli “rattoppatori”, dotati di una vecchia macchina da cucire; poi ci sono figli di contadini e allo stesso tempo rivenditori di prodotti, e figli di lavoratori, impiegati in fabbriche, mal pagati o pagati con notevoli ritardo. Un 25% degli iscritti nel 2019 sono: bambini orfani, figli di genitori deceduti con Aids; bambini abbandonati da genitori trasferiti all’estero; figli di ragazze madri, che frequentano corsi serali e senza un lavoro redditizio. Questi bimbi sono il più delle volte a carico delle nonne, molte di loro con vari problemi di salute, addirittura paralitiche.

Il Centro apre i battenti alle 6.30 del mattino e chiude alle 16.30/ 17.00. Quando arrivano, sistemano gli zainetti, giocano, ma alle 7.30 ha inizio la prima attività (ginnastica) cui fa seguito la prima colazione. Alle 8.45 iniziano le varie attività, sempre intercalate con l’andata in bagno. Alle 11.45 pranzo. Segue il riposo fino alle 14.00. Dopo la sveglia, andata in bagno, ultima attività e infine merenda. Alle 15.30 inizia il rientro a casa dei primi bambini, fino alla consegna di tutti ai propri responsabili di educazione.

Il Centro Infantil si distingue per l’attenzione personale che è data a ciascuno, in particolare ai bambini problematici. Questi sono seguiti da una psicologa e l’educatrice interagisce con il bambino/a e con la famiglia applicando gli orientamenti medici. I risultati sono evidenti dopo pochi mesi, perché la socializzazione ha un forte impatto nel superamento delle difficoltà di relazione, di linguaggio, di concentrazione, di assimilazione e manualità, nonché nella disciplina. Questo, inutile dirlo ci merita grande riconoscenza da parte dei responsabili dell’educazione del bimbo/a. Coi genitori realizziamo quattro incontri annuali, l’ obbiettivo è di creare un interesse attorno al bambino, che non sia solo nostro, ma anche dei responsabili dell’educazione dei bambini, genitori, nonne/i, far sentire che anche il bambino ha la sua identità e personalità.

I bambini e ragazzi iscritti al sostegno nel 2019 sono stati 13 interni al Centro infantil e 14 in altre scuole elementari e medie. Altri sono sostenuti da altre associazioni.

I bambini che a sei anni, dopo il Centro Infantil, entrano nella scuola elementare, se ne hanno bisogno, continuano ad essere seguiti dal Centro nel loro percorso scolare; accompagniamo il loro sforzo di assimilazione e a taluni viene offerto anche il doposcuola, affinché colmino il deficit di apprendimento, causato da problemi di temperamento e dal forte disagio, psicologico e affettivo, che vivono in famiglia.

Purtroppo il Centro ha dovuto affrontare diverse sfide:

· La povertà crescente per perdita di lavoro del genitore e mercato del lavoro sempre più difficile

· Il ritardo anche di mesi con cui le famiglie pagano la mensilità.

· Il trasferimento di alcune famiglie nel corso dell’anno scolastico.

· L’apertura, a distanza ridotta, di altri Centri Infantili.

Il Centro risponde a queste sfide con un grande impegno educativo e con molta attenzione personale ai bambini con maggiori difficoltà. I genitori confidano nel nostro aiuto, perché vedono i risultati dei loro figli anche quando vanno alla scuola elementare e media.

Nel 2019 sono stati inviati al centro i sostegni per 22 bambini, pari a € 4400,00.

29 bambini sono sostenuti dall’associazione Solidarietà Missionaria di Carpi che inviava i sostegni alla nostra associazione. Da questo anno 2019 abbiamo concordato che l’associazione Solidarietà Missionaria invii i contributi direttamente al Centro Infantil Esperança.

Il progetto Armandinho ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 620,39, ha ricevuto nell’anno dai benefattori € 6225,16.

Poiché il progetto, non disponeva di fondi sufficienti, gli sono stati destinati € 2299,30, provenienti dal fondo Altri Progetti.

L’associazione ha versato al progetto per l’anno 2018, tramite bonifici bancari, la somma di € 8.800,00. È stata imputata al progetto la quota spese generali di € 345,35, attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate. Saldo uguale a € 0,00.

FONDO SCUOLA

L'impegno per l'aiuto allo studio è continuato anche nel 2019. Il progetto ha sostenuto

· tre studentesse universitarie: una al quarto anno di diritto nell’Università Cattolica; una al terzo anno di scienze dell’alimentazione nell’Università Pedagogica statale; una al

secondo anno di Relazioni pubbliche all’Università Cattolica;

· tre ragazze hanno terminato un corso medio di Amministrazione pubblica;

· sei ragazze hanno terminato la 12a classe (5a liceo), una ha frequentato l’11a classe.

Tutte hanno ottenuto buoni risultati con dei voti medi e alti.

Nonostante ci siano segni di speranza, il Mozambico sta attraversando ancora un periodo di grande difficoltà. Nel 2019 due uragani hanno colpito il centro e il nord lasciando dietro una scia di distruzione. Nella regione centrale un intero paese è stato spazzato via. Non sono mancati aiuti internazionali per la ricostruzione e la Chiesa è stata in prima linea. Da oltre due anni la popolazione della provincia di Capo Delgado, a nord, sta soffrendo attacchi da parte di gruppi che entrano, bruciano case e uccidono selvaggiamente la gente. Ci sono oltre 20 mila persone che fuggono e si rifugiano nelle città. Ancora non è chiaro chi siano questi gruppi violenti, pare si tratti di una frangia estremista dell’Islam. I mussulmani residenti stanno soffrendo perché accusati di non vivere radicalmente l’Islam.

La nostra collaborazione appare una piccola goccia ma puntare sulla scuola è una priorità per poter lanciare messaggi di speranza e aiutare questo popolo a guardare al futuro.

Il progetto Fondo Scuola ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 623,72, ha ricevuto dai benefattori contributi per un totale di € 455,00. Sono stati versati € 2700,00 tramite bonifico sul conto corrente dell’Ente Centro Culturale Napipine, secondo convenzione. Il progetto, per l’anno 2019, non disponeva di fondi sufficienti, per questo sono stati destinati € 1646,57 proveniente dal fondo Altri Progetti. È stata imputata al progetto la quota spese generali di € 25,29, attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate. Saldo uguale a € 0,00.

CENTRO CULTURALE UNIVERSITARIO NAPIPINE

Si è pensato di modificare un po’ il progetto, tentando di organizzare degli incontri su tematiche sociali, ma la partecipazione è stata scarsa. Con gli amici della Compagnia Missionaria sono stati realizzati mensilmente incontri formativi aperti a tutti, con una parte spirituale e una parte su tematiche sociali. Lo spazio della biblioteca è stato usato dalle studentesse sostenute dal progetto Fondo Scuola e anche dalla parrocchia per alcuni incontri.

Il progetto Centro Culturale Universitario Napipine ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 416,02, non ha ricevuto contributi dai benefattori. Dal momento che il progetto è sospeso, non sono stati inviati contributi. Al termine dell’anno il saldo attivo resta di € 416,02. Nel prossimo anno 2020 questa cifra sarà imputata al progetto Fondo Scuola.

UN SORRISO PER SAN PAOLO

L’anno scolastico 2018/19 nella Scuola S. Paolo di Bissau è iniziato regolarmente il 17 settembre 2018 e si è concluso il 21 giugno 2019. I corsi si svolgono in due turni: otto classi al mattino e quattro classi al pomeriggio. In questo anno la scuola ha organizzato cinque incontri con i genitori e gli incaricati dell’educazione degli alunni, con lo scopo di stabilire un legame tra i genitori e la comunità scolastica; l’esperienza è stata positiva e i genitori hanno chiesto che continui perché li aiuta nell’accompagnamento dei figli.

I ragazzi che hanno frequentato l’anno scolastico sono 452, di cui 441 sono stati promossi, 4 bocciati e 7 si sono ritirati.

I ragazzi iscritti al progetto sarebbero stati 64 (+ una che frequenta il liceo), ma per la difficoltà a reperire le quote del sostegno, sono stati inviati solo 30 sostegni.

Il progetto Un Sorriso per S. Paolo ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 782,59, ha ricevuto dai benefattori contributi per un totale di € 4650,00. Sono stati inviati € 4500,00 tramite bonifico sul conto corrente bancario della Scuola S. Paolo. È stata imputata al progetto la quota spese generali di € 257,98 attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate.

Ha un saldo finale di € 674,61.

ALTRI PROGETTI:

Il fondo Altri Progetti ha aperto l’anno sociale con un saldo attivo di € 10195,12. Ha ricevuto nell’anno contributi dai benefattori per un totale di € 2486,18; 5x1000 anno 2017 € 2940,44; quote associative per un totale di € 850,00; interessi attivi bancari per un totale di € 1,18.

Sono stati finanziati il progetto Armandinho per un totale di € 2299,30 e il progetto Fondo Scuola per un totale di € 1646,57. È stata imputata alla voce altri progetti la quota di spese generali pari a € 90,78 attribuita in base alla percentuale di incidenza delle entrate. Ha un saldo finale di € 8644,95.

ALTRE ATTIVITÀ 2019

Fin dall’inizio, l’associazione si è sviluppata, in quanto a numero di soci, soprattutto in Campania. Nell’assemblea straordinaria del 27 aprile 2019, i soci hanno deciso il trasferimento dell’associazione nella Regione Campania, per poter continuare a sostenere le attività associative in Italia e all’estero.

L’iter burocratico per il trasferimento è stato molto impegnativo: cancellazione dal registro dell’Emilia Romagna, chiusura del conto corrente postale e trasferimento del saldo attivo sul conto bancario; elezione del nuovo Consiglio Direttivo e della nuova rappresentate legale, in giugno; modifica dello statuto e della denominazione sociale, in settembre; finalmente il 23 ottobre 2019 l’Associazione è stata iscritta la Registro del volontariato della Regione Campania. In seguito l’Associazione è stata anche iscritta all’albo delle Associazioni del Comune di S. Antonio Abate. In ottemperanza al nuovo Codice del Terzo Settore, l’associazione non è più una ONLUS, ma una ODV: Organizzazione di Volontariato.

Purtroppo siamo stati informati troppo tardi che, insieme a tutti i documenti per il trasferimento dell’associazione, proprio a causa del trasferimento, occorreva produrre dei documenti anche per l’iscrizione al 5xmille dell’anno 2019. Non risultiamo, dunque iscritti. Siamo però riusciti a iscriverci per questo anno 2020.

Un altro problema nel quale ci siamo imbattuti è stata l’apertura del conto corrente postale e la stampa dei bollettini. A causa del cambio di denominazione sociale, il conto è rimasto bloccato: in cinque mesi non c’è stato modo di ottenere il cambio dell’intestazione e neanche di avere l’autorizzazione alla stampa dei bollettini. Infine abbiamo deciso di chiudere il conto, all’inizio di marzo 2020.

L’associazione, dunque, ha mantenuto solo il conto corrente alla Banca Intesa San Paolo. I contributi vanno inviati tramite bonifico. Anche modificare l’intestazione del conto corrente bancario e la variazione del rappresentante legale e del delegato hanno richiesto molto tempo: il tutto si è risolto il 17 dicembre.

A questo punto sento il dovere e la gioia di ringraziare tutti voi soci che, con la scelta del trasferimento, avete voluto far continuare a vivere e operare questa associazione, che tanto bene ha fatto finora e potrà continuare a fare con l’impegno di tutti.

La presidente

Lucia Capriotti